L\’on. Boffa aderisce allo sciopero della Cgil

 Parliamo dei lavoratori, pubblici e privati, dei pensionati, dei precari, degli operatori del campo della formazione e della conoscenza.  Parliamo degli Enti Locali, in questi giorni Roma è invasa da amministratori provenienti da tutta Italia e appartenenti a tutti gli schieramenti politici.  I Presidenti delle Regioni hanno detto no, unanimemente,  e dichiarato una ferma e dura opposizione a provvedimenti che, dichiarano in un loro documento, – non cadono sulle regioni come enti, ma sui cittadini e sulle imprese,  su 4,9 miliardi relativi a trasferimenti di competenza sul trasporto pubblico locale, sul fondo per le attività produttive, sull’ambiente e sui servizi, ne vengono tagliati 4,3 miliardi. “
“ E sulla questione dei tagli agli enti locali- dichiara l’on. Costantino Boffa- oltre alle osservazioni di carattere politico pesa un dubbio forte di costituzionalità perché si mette in discussione il principio del collegamento diretto tra funzioni riconosciute e risorse necessarie al loro esercizio”.
“ Nel complesso -continua il deputato sannita- appare evidente come si chieda nuovamente di sostenere il peso della crisi a quei tanti, istituzioni e cittadini,  che il loro contributo lo hanno già dato e si risparmiano quei pochi neanche sfiorati dalle difficoltà economiche e sociali con cui gran parte del Paese reale è costretto quotidianamente a confrontarsi. Per questo, come gruppo parlamentare, sia alla Camera che al Senato, il Partito Democratico ha concentrato gran parte degli emendamenti su misure volte a spostare il peso dei sacrifici dalle fasce più deboli a quelle più abbienti. Cercando ad esempio di rafforzare la lotta all’evasione fiscale e di colpire le grandi rendite, alzando le aliquote di tassazione dal 12,5 % al 20%. “
“ E’ importante – conclude l’on. Costantino Boffa -che lo sciopero proclamato dalla Cgil riesca a coinvolgere quanti più cittadini possibile.  Bisogna essere in tanti a manifestare la propria opposizione a questa manovra finanziaria cosi come stanno facendo i tanti  amministratori locali che hanno invaso le strade di Roma in questi giorni. Serve un segnale forte a questo Governo affinchè possa rivedere le sue scelte miopi che continuano ad ignorare gli interessi generali del Paese; i problemi del mezzogiorno d’Italia; i bisogni dei lavoratori e dei pensionati; le attese delle imprese;il dramma dei precari; le speranze delle giovani generazioni”.

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