PD, Ritornano le primarie. Sindaco scaricato?

 Il 29 marzo il centrosinistra ed il suo candidato presidente De Luca prevalgono pur se di poco in città, una delle pochissime realtà. Ma questo impegno e questo apporto potrebbero non bastare a Fausto Pepe ed ai suoi amici di «Lealtà per Benevento» per sperare nella «riconoscenza» da parte del Pd. Nel senso che a tutt’oggi, le chance che il Pd riproponga il sindaco uscente agli alleati perché guidi ancora la coalizione sembrano ridotte al classico lumicino. L’ultimo week end, infatti, ha fatto impennare le possibilità che il partito di Bersani opti per lo svolgimento delle primarie. Di tale consultazione si è parlato nel corso di un vertice ristretto che vedeva presenti i due deputati Mario Pepe e Boffa, il consigliere regionale Del Basso De Caro e Nino Del Vecchio, mentre del segretario provinciale Mino Mortaruolo non si è avuta traccia, così come pure ieri mattina allorquando il quartetto si è ritrovato invitando, però, il solo Fausto Pepe. Pare che i punti sul tappeto siano stati soprattutto tre: il caso Amts, il caso Damiano mentre il discorso delle primarie è stato affrontato superficialmente. Da quel che è trapelato sembra che ormai tra i bersaniani l’ipotesi primarie sia data pressoché certa. Naturalmente, lo statuto le prevede quando i candidati siano più di uno, ma questo non sarebbe un problema, viste le voci che si rincorrono da settimane in casa Pd. Quella più insistente conduce a Pietro Iadanza, il nome più gettonato anche se l’assessore, appena si prova a prospettargli l’idea, si schermisce con decisione. Al di là di Iadanza, un nome per tenere Pepe sulla graticola delle primarie lo si troverebbe in ogni caso. Ovviamente, le primarie non potranno essere calendarizzate solo dal Pd, occorrerà concordarle con la coalizione. E neppure questo è semplice, vista la posizione assunta da Sinistra e Libertà.

IL MATTINO del 18 Ottobre 2010

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