Boccalone (PDL): No ai personalismi, sì alla salvaguardia del prestigio delle istituzioni

In quella sede sarà possibile verificare:
1 il rispetto delle regole gius-contabili che disciplinano l’assunzione di unità lavorative nelle società partecipate,
2 la preesistenza dell’ attività di programmazione negli atti fondamentali dell’ente comune, coincidente con quella della stessa Amts,
3 gli obbiettivi che l’azienda intende perseguire attraverso il massiccio reclutamento di personale,
4 la sostenibilità economica della scelta aziendale nel rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia.
La verifica del rispetto di tali precetti e presupposti se non dovesse risultare positiva, aprirebbe scenari ben diversi dalla sola inopportunità politica.
Di tal ché, per eliminare zone d’ombra che portano ad illazioni reciproche, dovrà essere esercitato congiuntamente ed in maniera convergente il diritto-dovere di controllo dei consiglieri comunali con quello interno del nucleo di valutazione e del controllo strategico, con quello esterno del collegio dei revisori dei conti del comune e della Amts.
Bisogna fugare tutti i dubbi che oggi potrebbero portare addirittura a ritenere che sia stata elaborata e rappresentata una struttura finanziaria dell’ente diversa la realtà e per consentire formalmente di rispondere alle esigenze primarie per avviare assunzioni presso società partecipanti.
Bisogna approfondire la vicenda andando oltre le formale rappresentazione contabile atteso il particolare risultato concorsuale che se non giustificato potrebbe esser letto come la risposta sul piano strettamente personale alle disponibilità che la parte tecnica dell’ente ha garantito a quella politica.
Anche l’aumento record della tarsu e dell’elevazione massima dell’addizionale irpef possono entrare a far parte di un iter logico per raggiungere l’obbiettivo di innalzare il livello della spesa corrente per garantirsi che quella per il personale non superi la soglia del 50% che inibisce qualsiasi tipo di assunzione per l’ente e le partecipate.
Non è da escludere che ci siano tasse e imposte al massimo per i cittadini per finanziare assunzioni “particolari”.
Nulla potrebbe così escludere che il concorso, dall’ideazione al risultato, possa essere frutto di una convergente volontà in cui si associano opportunità politiche e  gratificazioni ai tecnici.
Ad occhio credo non sarà facile che tutte le perplessità trovino esito positivo.
Lo status di ente strutturalmente deficitario che il comune detiene per il solo fatto di non aver ancora approvato il bilancio consuntivo 2009, il mancato riconoscimento e finanziamento di debiti fuori bilancio per oltre 10 milioni di euro, pareri tecnici-contabili espressi in maniera discordante all’interno dello stesso collegio dei revisori dei conti del comune, oltre alla continua rincorsa di coperture di perdita di gestione di tutte le partecipate inducono a propendere che, nel caso di specie, la volontà e gli interessi di pochi abbia prevalso sugli interessi diffusi. Tentare di dare nome e volti a quei pochi è un obbiettivo della politica, senza travalicare i propri ambiti e confini.
Profili diversi dalla politica dovranno interessare altri sistemi ed organismi di controllo e censura, come pare stia avvenendo su altri comparti amministrativi della vicenda politica in corso.
In ogni caso, la buona politica ha il dovere di trattare tutte le questioni nell’ambito istituzionale.
Anche se le assunzioni risultino legittime, le voci del dissenso politico devono trovare il loro luogo di espressione nel consiglio comunale, che, già chiamato a riunirsi con tempestiva iniziativa del consigliere Capuano, devono dare vita ad un sereno e costruttivo confronto per censurare, al momento, un evidente esempio di inopportunità politica mediante l’adozione di un atto che manifesti la volontà della buona politica di intervenire per eliminare in radice l’esempio di mala gestio, con rimozione dei suoi protagonisti per prevenire il suo ripetersi.

Nicola Boccalone
Consigliere comunale e coordinatore cittadino PdL

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