Evacuo: \”Sono legato al Benevento anche se qualcuno non mi ama: andrò via solo se me lo chiederà la società\”

Al bomber di razza, di solito, basta parlare con i piedi per mettere tutti a tacere. Ma lo si era capito già dal suo approdo nel Sannio, due anni fa, che Felice Evacuo non fosse come tutti gli altri. Osannato al momento dell’acquisto, una beffarda uscita di Carrizo nella magica notte dell’Olimpico di Roma contro la Lazio, spezzò gradualmente ambizioni e speranze della gente che su di lui ci puntava, come se avesse in mano una scala reale. Il ritorno in campo a distanza di cinque mesi in un derby a Cava de’ Tirreni con la zuccata che valse il pari, rappresentarono la gloria di qualche giorno, null’altro. Poi di nuovo giù, in caduta libera, dimenticato da chi a sua volta non ricordava quante ne avesse passate il bomber di Pompei fino a quel momento.
"Ventuno reti in due anni, visti i minuti disputati, non sono poche. Se poi si conta che sono stato anche vittima di infortuni e scelte tecniche penalizzanti, la valutazione delle cose cambia ulteriormente.- esordisce l’attaccante giallorosso – A volte non riesco a spiegarmi la diffidenza della gente. All’inizio della mia avventura nel Sannio ho avuto tantissimi problemi e quest’anno i gol sono stati sedici in ventiquattro presenze. Ho sempre lavorato sodo per essere al cento per cento; quando ero infortunato lavoravo ben otto ore al giorno per tornare a dare una mano alla squadra. E’ per questo motivo che il malumore che avverto quando si fa il mio nome mi rattrista tantissimo". Sono diverse le richieste per il bomber giallorosso, alcune anche da club di serie B, ma lui liquida subito l’argomento: "Sposai un progetto quando arrivai qui e sono ancora convinto che si possono raggiungere grandi risultati. E’ per questo motivo che voglio restare a Benevento, per dare il meglio di me e lottare con la squadra. Le richieste non mancano ma ho un contratto di due anni ed andrò via solo ed esclusivamente se il Benevento lo vorrà".
La stagione che è alle porte sarà quella della rivoluzione. A partire dal mister passando per il mancato rinnovo di molti atleti a fine contratto. Evacuo la pensa così: "Non ho ancora conosciuto mister Cuttone nè l’ho incontrato da avversario. Se la società ha fatto questa scelta avrà i suoi motivi e comunque sia ci conosceremo presto. per quantto riguarda gli atleti a fine contratto rispetto la scelta della società. Non sta a me emettere giudizi ma mi sono sempre fidato delle loro scelte perchè sono fatte da persone competenti". Bisogna ripartire lasciandosi alle spalle due stagioni abbastanza negative se si considera l’obiettivo della B… "Due stagioni fa arrivammo ad un passo dal traguardo, ma meglio non parlarne. Quella finale è una ferita ancora aperta soprattutto per me. Lo scorso campionato invece è stato lo specchio delle nostre reali potenzialità. Siamo partiti male ed abbiamo raggiunto i play off per il rotto della cuffia: non potevamo fare più di quanto realizzato, inutile negarlo." Un’ultima battuta Felice la spende sui gironi della Prima Divisione. E’ stato sempre il tormentone del mese di luglio: meglio il girone meridionale o il settentrionale? "Beh, vista la situazione non esisterebbe neanche più il girone sud…ma anche se le cose dovessero cambiare, sarebbe lo stesso. Credo che la scelta del girone sia indifferente; ad emergere saranno sempre le qualità della squadra ed il valore tecnico messo in campo. Il resto conta poco, nel calcio valgono compattezza e soprattutto concretezza".
E se lo dice uno che di gol se ne intende, bisogna credergli, senza alternative.

beneventofree.it

ARTICOLI CORRELATI