Prof. Iavarone illustra risultati delle sue ricerche in oncologia

L’illustre scienziato beneventano, che lavora da tempo alla Columbia University di New York, pur non entrando in maggiori dettagli, ha voluto specificare che la scoperta è frutto del lavoro di una equipe della quale è parte uno dei ricercatori vincitore delle borse di studio istituite dalla Provincia di Benevento e dal Ministero del welfare italiano nel 2006.

La Conferenza, promossa dalla Provincia di Benevento con il supporto dell’Ordine dei Medici, si è svolta nell’Aula consiliare per rimarcare l’orgoglio del Sannio nei confronti di uno dei suoi figli migliori, premiato tra l’altro, sabato scorso, dalla Curia e dalla Città di Amalfi con la “Stella di Tabor”.

A ricevere il prof. Iavarone sono stati il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, e quello dell’Ordine dei Medici, Enzo Luciano, numerosi assessori e consiglieri provinciali, medici ed un numeroso pubblico.

Il prof. Cimitile, dando il benvenuto al ricercatore, ha parlato, “con amarezza” – ha detto – dei problemi della ricerca scientifica e quelli, più in generale dell’Università italiana, impostati entrambi su meccanismi che non premiano la meritocrazia, ma nei confronti dei cui mali endemici la colpa non è ascrivibile solo al settore pubblico, ma anche a quello privato che non investe. Il presidente ha comunque auspicato sempre maggiori successi per il ricercatore italiano e per il programma di ricerche che fu finanziato per la coraggiosa scelta della precedente Amministrazione della Provincia e del sen. Pasquale Viespoli, oggi come allora Sottosegretario al welfare.

Il dott. Luciano ha rievocato gli anni dell’infanzia a Benevento e i primi studi di Iavarone, sotto la rigida superivsione del papà, auspicando che finalmente il nostro Paese sappia realizzare una inversione di tendenza rispetto al passato per quanto concerne la ricerca scientifica.

Dopo i saluti di benvenuto, Iavarone ha illustrato i risultati delle sue ricerche in oncologia pediatrica, condotte guidando un gruppo di lavoro appositamente costituito in New York, contestando in particolare il fatto che in Italia non solo non si realizza sperimentazione clinica negli Ospedali, ma la ricerca viene continuata umiliata nelle stesse Università.  

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